Piano Transizione 5.0
Con l’entrata in vigore del D.L. n. 19 del 2 marzo 2024, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit) ha stanziato 6,3 miliardi di euro per supportare la trasformazione digitale, la sostenibilità ambientale e l’efficienza energetica delle imprese italiane.
Con la pubblicazione del decreto attuativo del 24 luglio 2024 nella Gazzetta Ufficiale n. 183 del 6 agosto 2024, sono state fornite alle aziende le linee guida necessarie per accedere a tali fondi. Dal 7 agosto 2024, alle ore 12, è operativa la piattaforma online del GSE, dove le imprese possono inoltrare le comunicazioni per prenotare il credito d’imposta.
Inoltre, il decreto interministeriale chiarisce quali attività e beni sono agevolabili, le modalità di calcolo del risparmio energetico e le procedure per ottenere l’agevolazione, che richiedono comunicazioni sia prima che dopo gli investimenti. A differenza del Piano 4.0, l’accesso al beneficio non è automatico: il credito d’imposta, che può arrivare fino al 45% della spesa con un massimo di 50 milioni di euro, prevede vincoli e limitazioni per gli investimenti previsti nel 2024 e 2025.
Sono previste restrizioni significative per le agevolazioni riguardanti l’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili e la formazione del personale, finalizzata a sviluppare competenze nelle tecnologie chiave per la transizione digitale ed energetica dei processi produttivi.
Uno dei requisiti determinanti
Per quanto riguarda l’autoproduzione di energia, in particolare gli impianti fotovoltaici, saranno agevolati solo quelli con moduli prodotti all’interno dell’Unione Europea e con un’efficienza minima del 21,5%.
Chi sono i beneficiari?
Tutte le imprese residenti in Italia, incluse le stabili organizzazioni di soggetti non residenti, possono accedere al programma Transizione 5.0, senza vincoli legati alla forma giuridica, al settore economico, alla dimensione aziendale o al regime fiscale. Il requisito principale è la realizzazione di nuovi investimenti in strutture produttive nei anni 2024 e 2025, nell’ambito di progetti che promuovano innovazione e riduzione dei consumi energetici. L’innovazione tecnologica e l’efficienza energetica saranno elementi chiave per ottenere il credito d’imposta.
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